«EVANGELIUM VITAE» AND LAW PONTIFICIUM CONSILIUM DE ...

Ma tutto questo si illumina ulteriormente meditando sull'altro estremo della vita: il
suo ..... Che gli si dica semplicemente che è bene che sia venuto, che è bene che
ci sia. ... good and evil in what concerns the basic value of human life" (EV, 4). .....
Art. 15 of the Spanish Constitution of December 29, 1978 says that everyman ...

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«EVANGELIUM VITAE» AND LAW
PONTIFICIUM CONSILIUM DE LEGUM TEXTIBUS INTERPRETANDIS
PONTIFICIUM CONSILIUM PRO FAMILIA
PONTIFICIA ACADEMIA PRO VITA


ACTA SYMPOSII INTERNATIONALIS
IN CIVITATE VATICANA CELEBRATI

23-25 maii 1996

Curaverunt:

Card. Alphonsus LÓPEZ TRUJILLO
Ex.mus Iulianus HERRANZ
Ex.mus Aelius SGRECCIA

LIBRERIA EDITRICE VATICANA
1997

Presentation


Discourse of the Holy Father H.E. Card. Alfonso López Trujillo, Relación entre ley, la familia y la
vida. Palabras de apertura
H.E. Msgr. Julián Herranz, La struttura morale della libertà. Introduzione
al Simposio
H.E. Msgr. Elio Sgreccia, Le legislazioni sulla corporeità. Il saluto della
Pontificia Accademia per la Vita

RELATIONS

Msgr. Carlo Caffarra, Veritatis splendor -Evangelium Vitae: Il destino
dell'uomo
Prof. Pedro Serna Bermudez, La vida como problema de justicia: la
contribución de la Evangelium Vitae a la Civilización del Derecho
Prof. Mary Ann Glendon, Women's identity, Women's rights and the
Civilization of life
Prof. Theo Mayer - Maly, Il diritto alla vita e la trasmissione della vita
nei diversi sistemi ed esperienze giuridiche contemporanee
Prof. Giuseppe Dalla Torre, Le leggi contro la vita: il loro significato
politico-giuridico.
Prof. Francesco D'agostino, La Teologia del Diritto positivo: Annuncio
cristiano e Verità del Diritto.
Prof. Carlos Ignacio Massimi Correas, El derecho a la vida en la
sistemática de los derechos humanos.

PROBLEMS OF MEDICAL ETHICS AND LAW
(COMUNICATIONS)

Prof. William O'connor Moore, Il rischio discriminatorio e selettivo nelle
tecniche di ingegneria genetica e di procreazione artificiale.

Prof. Hugo Obiglio, Experimentación sobre el hombre y el Derecho.

Dr. Vincenzo Turchi, L'obiezione di coscienza.

Prof. Jesús Ballesteros, El derecho a la vida y el derecho al ambiente.

Prof. John Finnis, Natural law - Positive law. LEGISLATIVE LANDSCAPE
(COMUNICATIONS)

Prof. Tadaeus Styczen, Le leggi contro la vita, analisi etico - culturale. Prof. Andrés Ollero, Convicciones personales y actividad legislativa. Prof. Antonio Tarantino, L'insegnamento della Filosofia del diritto
(Diritto Naturale) nella Facoltà di giurisprudenza.

Prof. Msgr. Roland Minnerath, Le rôle des traditions juridiques dans les
débats internationaux sur le droit à la vie.

Prof. Carl A. Anderson, The right of Life in the American Legal System.

Prof. Heinhard Steiger, Recht auf Leben in deutschen Verfassungssystem.

H.E. Card. Paul Mounghed El-Hachem, L'experience juridique islamique et le
droit à la vie.

Prof. Denis Cavanagh, Right to Life in the American Medical System.
Dr. Consuelo Garcia, Dott. Horacio Sanchez Parodi, Dott. Hugo Adrian V.
Ustinov, El reconoscimiento del derecho a la vida en la cultura jurídica
argentina.
Dr. Jorge Oscar Perrino, Dott. Francisco Jose Terrier, Dott. Miguel
Gonzales Andia, Dott.ssa Maria Ines G. Zoya De Perrino, La persona y el
derecho a la vida en la legislación argentina.

SPECIAL ISSUES Prof. Luciano Eusebi, Corresponsabilità verso le scelte giuridiche della
società pluralista e criteri di intervento sulle c.d. norme imperfette. Prof. Guido Miglietta, Evangelium vitae tra coscienza professionale e
obiezione di coscienza. Il tema dell'obiezione nel Magistero recente. Prof. Ana Maria Vega Gutiérrez, Los «derechos reproductivos» en la sociedad
postmoderna: un defensa o una amenanza contra el derecho a la vida?
Prof. Franco Bolognini, Brevi considerazioni sull'enciclica Evangelium
vitae e diritto. Prof. Francisco Mendoza, Programa de derecho a la vida y la identidad.

Prof. Joaquín Mantecón Sancho, Eutanasia derecho a la vida y politica
penal.

Dr. Augusto Romano, Dr. Elena Postigo, Sul fondamento della tutela nelle
questioni ambientali.

Dr. Pierluigi Consorti, Il diritto alla vita come fondamento del diritto
alla pace. Profili giuridici alla luce della Evangelium vitae.

Dr. Maria Elena Campagnola, La dimensione ministeriale della donna
nella Evangelium vitae.

Prof. Claudio Moltedo Castaño, Evangelium vitae y derecho del trabajo y de
la seguridad social.

Prof. Hernan Corral Talciani, Sobre la fundamentacion de la protección
jurídica de la vida humana. El «valor sagrado» de la vida en dworkin y la
encíclica Evangelium vitae.

Prof. Cristobal Orrego, La enciclica Evangelium vitae, acto magisterial y
jurídico-político. La jerarquía católica posee potestad jurìdico-polìtica
sobre cuestiones temporales. Dr. Jorge O. Perrino, Dott. Miguel Gonzales Andia, Trascendencia jurídica
de las nuevas tecnologías de reproducción humana y de la investigación
genética: «Status jurídico y protección legal de tejido embrionaríos pre-
implantados». Dr. Jorge Adolfo Mazzinghi, La fragilidad del matrimonio en raíz de un
ataque a la vida.
Mons. ELIO SGRECCIA LE LEGISLAZIONI SULLA CORPOREITÀ
Il saluto della Pontificia Accademia per la Vita Desidero anzitutto associarmi al saluto e al ringraziamento rivolto ai
relatori e ai partecipanti da S.E. il Card. Lopez Trjillo e da S.E. Mons.
Herranz Julian.
La Pontificia Accademia per la vita aveva un preciso titolo e un dovere in
ordine alla partecipazione attiva per promuovere e organizzare questo
Simposio, proprio in forza del preciso mandato che la Evangelium Vitae
assegna all'Accademia.
Rivolgendosi agli intellettuali cattolici in particolare l'Enciclica
afferma: "Un compito particolare spetta agli intellettuali cattolici,
chiamati a rendersi attivamente presenti nelle sedi privilegiate della
elaborazione culturale, nel mondo della scuola e delle università, negli
ambienti della ricerca scientifica e tecnica, nei luoghi della creazione
artistica e della riflessione umanistica. Alimentando il loro genio e la
loro azione alla chiare linfe del Vangelo, si devono impegnare a servizio
di una nuova cultura della vita con la produzione di contributi seri,
documentati e capaci di imporsi per i loro pregi al rispetto e
all'interesse di tutti".
E il S.Padre continua parlando in prima persona con questa affermazione:
"Proprio in questa prospettiva ho istituito la Pontificia Accademia per la
Vita con il compito di studiare, informare e formare circa i principali
problemi di biomedicina e di diritto, relativi alla promozione e alla
difesa della vita, soprattutto nel diritto rapporto che essi hanno con la
morale cristiana e il Magistero della Chiesa" (n.98).
La Pontificia Accademia per la vita è stata istituita un anno prima della
pubblicazione della Enciclica, ma si capisce che nell'ambito della
diffusione e applicazione di questo insegnamento l'Accademia riconosce la
sua ragione d'essere e il suo principale compito.
Nell'ottica di questo ruolo che le è proprio, anche se non in modo certo
esclusivo, riteniamo che due siano i compiti specifici e caratterizzanti
per l'Accademia:
a) in primo luogo il dialogo tra le scienze biomediche da una parte e
l'insegnamento della Chiesa dall'altra sulla difesa della vita umana
(dialogo tra scienza ed etica, detto in termini più laici);
b) il secondo luogo l'armonia tra morale e diritto nella difesa della vita
umana dal concepimento alla morte naturale (dialogo tra etica e diritto).
Il Simposio che oggi ha inizio si colloca in questo secondo obiettivo, di
pari importanza del primo: ritengo che dalla possibilità di stabilire
questo ponte fra scienza ed etica e fra etica e diritto dipenderà buona
parte dell'equilibrio delle società nel futuro. Ma tale dialogo fra etica e
diritto, a mio modesto parere, acquista un particolare valore di attualità
per diverse ragioni.
Anzitutto è proprio questo il momento storico in cui le questioni di
bioetica vengono a dar vita al c.d. biodiritto. Quasi tutti i parlamenti
dei Paesi Occidentali registrano il dibattito, o già in corso o in
gestazione, sulle questioni più delicate di bioetica ed in ordine a questo
lavorano Comitati di bioetica a livello nazionale e internazionale. Le
Conferenze Internazionali più recenti organizzate dalle Nazioni Unite, o in
programma, hanno come oggetto principale problemi che sono eminentemente
bioetici.
Un noto storico della medicina e cultore riconosciuto di bioetica (Diego
Gracia) ha trattato in un suo recente lavoro questo passaggio della
bioetica al biodiritto, inquadrandolo nella storia evolutiva delle
democrazie occidentali.
Egli parla di tre generazioni di diritti che riguardano la salute: la prima
generazione nasce con la formulazione dei diritti che hanno fondato le
democrazie occidentali. L'ispiratore di questi diritti è il filosofo
inglese Locke, il quale fonda l'idea di democrazia sul concetto di natura
"che fa di ogni uomo il padrone di se stesso", pensiero che troverà
l'espressione politica nella costituzione inglese e in quella degli Stati
Uniti, nonché nel pensiero illuminista della rivoluzione francese.
Nel quadro di questo pensiero liberale vengono acquisiti e formulati alcuni
diritti sanitari fondamentali: il diritto alla vita, il diritto alla salute
e il diritto alla libertà individuale. Il diritto alla libertà individuale
veniva a sanzionare quel principio di autonomia in ambito sanitario che si
opponeva al paternalismo medico.
Secondo Gracia quelli che oggi chiamiamo i diritti dei malati sono
concretizzazioni e specificazioni dei diritti civili e politici proclamati
nei sec. XVII-XVIII e giunti con ritardo nell'ambito sanitario.
La seconda generazione dei diritti sanitari sorge con la rivoluzione
sociale che prende il via a partire dalla metà del sec. XIX. Il principio
di giustizia sociale viene a correggere quello di libertà. L'ideale
liberale fu quello di determinare ilminimal state, specificando ciò che lo
Stato non doveva fare (diritti negativi); l'ideale sociale vuole
configurare unmaximal state, indicando in senso positivo quello che lo
Stato deve fare per realizzare uguaglianza e giustizia sociale. Nasce qui
nell'ambito di questa visione del sociale, sempre secondo Gracia, il
diritto all'assistenza medica. Tale diritto trova la sua espressione nella
Dichiarazione dei diritti dell'uomo del 10 dicembr